Misurazione del livello di pressione sonora di impianti tecnici in edifici

In questo periodo con la spinta dovuta ai vari bonus nell’edilizia abbiamo voluto dare un contributo in merito alla misurazione del livello acustico prodotto da impianti tecnici. ll DPCM 5-12-1997 definisce i limiti di livello di rumore da impianti adottando il descrittore:

  • LASmax (livello massimo di pressione sonora ponderata A misurato con costante di tempo slow) per gli impianti a funzionamento discontinuo
  • LAeq (livello equivalente di pressione sonora ponderata A) per gli impianti a funzionamento continuo.

Entrambi i descrittori non considerano le correzioni determinate dal tempo di riverbero dei locali in esame.

Il Decreto non riporta alcun riferimento normativo per l’esecuzione delle misure segnalando solamente che  “le misure di livello sonoro devono essere eseguite nell’ambiente nel quale il livello di rumore è più elevato. Tale ambiente deve essere diverso da quello in cui il rumore si origina”. 

Da un punto di vista tecnico la normativa di riferimento da considerare per la misura delle rumorosità degli impianti è la ISO 16032:2005: Acustica — Misurazione del livello di pressione sonora di impianti tecnici in edifici — Metodo tecnico progettuale.

La norma descrive un metodo per la misura della rumorosità degli impianti tecnici installati nelle strutture edili con particolare riguardo agli:

  • Impianti sanitari,
  • Ventilazione meccanica
  • Riscaldamento e raffreddamento
  • Ascensori
  • Caldaie.
  • Pompe
  • Portoni e cancelli elettrici.

La norma prescrive, oltre all’utilizzo di idonea strumentazione, che la posizione in angolo P1 deve essere quella in cui si è rilevato il livello sonoro più elevato con ponderazione C. La posizione d’angolo P1 viene scelta sulla base delle informazioni provenienti da differenti misure effettuate nel corso di un ciclo di funzionamento completo dell’impianto oggetto di valutazione. La posizione che presenta il più alto livello di pressione sonora ponderata “C” viene utilizzata per le rilevazioni successive. Il parametro di misura (Leq o Lmax) utilizzato per la determinazione della posizione d’angolo deve essere lo stesso che verrà impiegato per la valutazione della rumorosità dell’impianto, ma senza correzione.

Il microfono deve essere collocato preferibilmente a 50 cm dalle pareti e dal pavimento, a meno che non siano presenti degli ostacoli o arredi. In questo caso, l’altezza del microfono deve essere portata a 100 cm o, se necessario, a 150 cm dal pavimento, mantenendo l’altezza fissata anche per gli altri angoli. Il microfono deve comunque distare almeno 20 cm da qualsiasi ostacolo.

Le due posizioni addizionali nell’ambiente riverberante devono essere determinate sulla base dello schema riportato nella precedente figura:

–  almeno 150 cm di distanza tra ciascuna posizione microfonica addizionale e tra queste e la posizione d’angolo;

– almeno 150 cm di distanza da qualsiasi sorgente sonora (presente in ambiente o riferibile alla partizione che ospita gli impianti oggetto di verifica o che separa l’ambiente di misura da quello in cui il rumore viene generato);

– almeno 75 cm dalle superfici dell’ambiente (negli ambienti molto piccoli questa distanza può essere ridotta fino a 50 cm);

– l’altezza dal pavimento deve essere compresa tra 50 e 150 cm.

Il livello di pressione sonora viene mediato sull’insieme delle misure in banda d’ottava (non ponderate), ottenute nelle diverse posizioni microfoniche

In questa posizione P1 si effettuano in successione due distinte misure per determinare il numero di misure ripetute da effettuarsi nelle tre posizioni di misura P1, P2 e P3:

  • se la differenza tra i risultati delle due misure consecutive è uguale o minore a 1 dB allora sarà sufficiente una sola misura,
  • se la differenza eccede 1 dB il numero di misure su ciascuna posizione microfonica dovrà essere uguale alla differenza di livello, arrotondata all’intero superiore più vicino.

Ad esempio se in P1 la differenza tra le due misure consecutive è pari a 2,7 dB allora in P1, P2 e P3 dovranno essere effettuate tre misure ripetute per ogni posizione.

Nel caso di eventi sonori di breve durata è possibile rilevare il livello di esposizione SEL (LAE) invece del livello massimo di pressione sonora per la determinazione del numero di misure da effettuare in ciascuna posizione microfonica

Tenendo anche conto della ricerca della posizione d’angolo, il numero minimo di misure è pari a otto:

– quattro misurazioni successive del livello globale di pressione sonora con ponderazione “C” (negli angoli di un ambiente di forma regolare);

– una volta individuato l’angolo, due successive per la determinazione della differenza di livello DL;

se questa differenza è minore di 1 dB, sono sufficienti altre due rilevazione nel campo riverberante dell’ambiente.

Naturalmente, il numero di rilevazioni cresce notevolmente all’aumentare della complessità del sito di misura e delle condizioni di svolgimento delle prove.

Nel caso di una differenza di livello nella posizione d’angolo di 3 dB sono necessarie 13 rilevazioni, che diventano 19 per una differenza di livello di 5 dB.

Individuata la durata dello specifico ciclo di funzionamento della sorgente sonora, la misura consiste in :

  • per gli impianti a funzionamento discontinuo, va effettuata una rilevazione multi-spettro del livello di pressione sonora al fine di determinare l’istante in cui il livello globale di pressone sonora ponderato A con costante slow assume il valore massimo LAS,max.
  • per gli impianti a funzionamento continuo, si esegue una misura del livello equivalente di pressione sonora lineare (senza alcuna ponderazione) su un tempo di integrazione corrispondente a un tipico ciclo di funzionamento (ad esempio 30 sec per gli eli impianti di climatizzazione e ventilazione).

Successivamente  per ciascuna banda di ottava:

  • si calcola il livello medio lineare (senza alcuna ponderazione) di tutte la eventuali ripetizioni
  • si effettua la verifica e la successiva correzione della rumorosita’ di fondo (che deve essere almeno 4 dB  inferiore rispetto al livello generato dalla sorgente sonora)
  • si applicano lle normalizzazioni rispetto al tempo di riverbero, misurato secondo la norma EN ISO 3382
  • Si applica la correzione relativa alla curva di ponderazione A

I livelli globali sono descritti dalle relazioni seguenti :