Identificare singole sorgenti sonore in un contesto ove non è trascurabile l’influenza di altre sorgenti e a valutarne il livello di pressione sonora non è una operazione semplice. E’ necessario effettuarlo per determinare il valore della sorgente specifica e del valore di emissione acustica.
Vengono utilizzato normalmente una serie di metodi ed una delle norme che viene in aiuto al tecnico è la UNI 10855/99 che fornisce una serie di procedimenti al fine di considerare la varietà di situazioni che si possono incontrare.
Vi sono però situazioni in cui la valutazione quantitativa di una specifica sorgente non risulta possibile anche con metodi relativamente sofisticati.
I criteri suggeriti si possono applicare sia in siti ove il punto di misura è definito in modo univoco sia in siti ove la localizzazione del punto di misura deve essere definita in relazione a prefissati obiettivi.
La valutazione del contributo di una singola sorgente sonora in presenza di altre sorgenti sonore può essere eseguita secondo vari approcci che dipendono dalle caratteristiche dei segnali sonori oggetto di tali analisi.
Valutazione in base alla misurazione dei livelli sonori equivalenti ambientale e residuo
Questo metodo prevede la possibilità che la sorgente specifica di rumore sia disattivabile.
I principali metodi che si possono utilizzare sono i seguenti:
Si misura il livello sonoro ambientale, La, nella stessa posizione il livello sonoro residuo, Lr e se La- Lr > 3 dB si determina Ls con la relazione seguente:
Valutazione in base all’analisi temporale o all’analisi statistica – Analisi temporale
Anche in questo caso la sorgente specifica è disattivabile, ed ha carattere stazionario e il rumore residuo è fluttuante.
Si effettua un’analisi temporale del rumore ambientale, verificando se esistono intervalli nei quali il rumore ha carattere stazionario; in caso affermativo si determina il livello sonoro L’a negli intervalli in cui il livello è stabile. Successivamente si effettua un’analisi temporale del rumore residuo e si considerano intervalli, di durata pari a quella degli intervalli definiti al passo precedente e in cui il rumore residuo presenta i livelli sonori minimi il cui valore rappresenta il livello sonoro L’r;
Se se L’a-L’r > 6 dB determinare Ls con la relazione seguente:
Valutazione in base all’analisi temporale o all’analisi statistica – Analisi statistica
In alternativa l’analisi temporale può essere sostituita dall’analisi statistica, scegliendo opportunamente il parametro da misurare (L90, L80, ecc.): è essenziale comunque che sia utilizzato lo stesso parametro per il rumore ambientale (Lax) e il rumore residuo (Lrx).
Nella maggior parte dei casi il livello L90 può ragionevolmente essere considerato il livello sonoro dovuto alla sorgente specifica, ma in ogni caso il tecnico competente deve chiaramente motivare i criteri che egli ha adottato
Valutazione in base all’analisi in frequenza
Questo metodo richiede che la sorgente sia disattivabile.
Data la sua complessità è necessario che:
il tecnico descriva dettagliatamente nel rapporto di prova i calcoli attraverso cui perviene al risultato.
Il metodo si articola schematicamente nei seguenti passi:
determinare lo spettro per terzi di ottava (o per ottave) del rumore ambientale e del rumore residuo; identificare le bande di frequenza in cui i livelli del rumore ambientale Lfa sono maggiori di almeno 3 dB dei relativi livelli del rumore residuo Lfr; per tali bande di frequenza, calcolare il livello del rumore specifico con la relazione seguente:
per le restanti bande di frequenza, stimare che il livello Lfs sia compreso fra questi due valori:
valore massimo = Lfa – 3 dB (situazione in cui Lfs = Lfr)
valore minimo = trascurabile
in base ai risultati precedenti costruire uno spettro massimo e uno spettro minimo del rumore specifico (entro i quali si trova lo spettro reale) e calcolare i relativi Leq ponderati A massimo e minimo.
Il metodo consente dunque di calcolare un intervallo entro cui si trova il livello sonoro della sorgente specifica.
Altri metodi
Sono poi applicabili altri metodi quando la sorgente non è disattivabile. Tra questi citiamo in particolare il metodo del punto analogo che prevede la possibilità di determinare il rumore residuo o il livello acustico della sorgente in posizioni analoghe, sulla base di alcune precise indicazioni.