La negazione di una autorizzazione in deroga va motivata

La Legge Quadro prevede la possibilità di chiedere una autorizzazione in deroga ai limiti massimi di rumore per le manifestazioni di spettacolo, limitate nel tempo, ed anche per le attività di cantiere. Le modalità di attuazione è demandata alla Regione attraverso proprie norme.

I comuni sono normalmente gli Enti preposti al rilascio di tali autorizzazioni normalmente nel ristretto ambito della normativa Regionale.

Pur nelle notevoli differenze tra varie realtà locali, è facoltà del Sindaco negare la richiesta autorizzazione.

Ad arricchire la pur articolata normativa ci ha pensato il Tar Lazio nella sentenza 5 dicembre 2017, n. 12010 annullando il provvedimento comunale di diniego all’istanza di autorizzazione per attività rumorosa ambientale temporanea in deroga agli orari (7-12 e 15-19) previsti dall’articolo 17 comma 3 della Lr Puglia 3/2002, avanzata da una impresa che sta realizzando un microtunnel per un gasdotto nel territorio pugliese.

Per i Giudici del Tar Lazio (competente per materia ex articolo 133, Dlgs 104/2010 dato che oggetto della controversia è un gasdotto) va accolta la censura di difetto di motivazione dell’atto comunale nel quale la ragione del diniego consistenza solo nella constatazione che gli orari dei lavori proposti dall’impresa eccedevano quelli consentiti dalla Lr 3/2002. Poiché la stessa legge regionale prevede la possibilità per il Comune di autorizzare deroghe a tali orari, il diniego comunale va congruamente motivato, in modo differente da quanto ha fatto il Comune pugliese.

A seguito di tale sentenza è necessario pertanto da parte degli istruttori competenti di una pratica di tal genere entrare nel merito di una negata autorizzazione.

Si auspica però, a tutela del cittadino, che nel merito si entri anche quando l’autorizzazione viene concessa perché non è sufficiente restare in una ambito normativo, che ovviamente ha carattere generale, ma è necessario valutare correttamente tutte le possibili garanzie  ed accorgimenti per minimizzarne l’impatto.